Santa Cesarea Terme e dintorni

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Santa Cesarea Terme. By User:Nikater (Own work) [GFDL or CC-BY-SA-3.0-2.5-2.0-1.0], via Wikimedia Commons

Difficile riuscire a descrivere a parole l’incantevole e intrinseca bellezza di Santa Cesarea Terme, piccolo borgo posto sulla costa sud-orientale del Salento con vocazione turistica quasi di nascita, prima che lo stesso concetto di “turismo” si sviluppasse su larga scala dopo il secondo dopoguerra.

Chi vi scrive conosce Santa Cesarea Terme fin da bambino, quando durante i fine settimana “si raggiungevano i nonni alle terme” e si passavano un paio di giorni tra spensieratezza e grandi spazi. Vedere questa località con gli occhi del bambino è forse qualcosa che viene da sé, ma è certo che chi arriva a visitarla anche da adulto, non può non provare qualche emozione che parte da lontano, forse proprio “resuscitando” quel bambino che è in ognuno di noi e rivitalizzando il proprio spirito.

L’innegabile magia del posto si può cogliere in tanti differenti aspetti: il lungomare che volge verso un’alta costa rocciosa che lascia senza fiato, le tante antiche ville di stampo liberty che la arricchiscono passeggiando per le vie, le numerose scalinate bianche che collegano le stesse quando si trovano su piani differenti. Sì, perché nonostante si trovi nel Salento, Santa Cesarea Terme sorge su un’alta collina che la rende molto varia, ricca di quei saliscendi tipici dei centri montagnosi. Così, il centro si sviluppa lungo vari strati posti a differenti altezze, capaci di aggiungere ulteriore magia.

Le numerose ville risalgono a quel turismo arcaico accennato in precedenza, quando, durante la seconda metà dell’Ottocento, i nobili locali cercavano località in cui poter villeggiare durante gli afosi mesi estivi. Santa Cesarea Terme, al pari di altri centri come ad esempio Leuca, fu visto già in quei tempi remoti come la località perfetta per rigenerarsi e così furono loro a far costruire una serie di meravigliose ville. Oggi se ne possono contare una dozzina in ottimo stato, sebbene una volta furono anche molte di più! Il centro storico presenta anche la Chiesa Madre del Sacro Cuore, antichissima e risalente al Trecento.

Nelle campagne circostanti potrete ammirare numerosi vigneti e uliveti, terrazzamenti su un mare scintillante di azzurro e bianco, e salendo ulteriormente la collina tra numerosi tornanti, raggiungerete un boschetto di grandi pini dove si trovano anche un piccolo parco giochi per i più piccoli e il Belvedere: qui ammirerete in un solo sguardo l’intera costa fino a Leuca e, nei giorni in cui il cielo è più terso, sono ben visibili dall’altra parte del mare le alte montagne albanesi che si ergono come fossero l’ingresso in un mondo sconosciuto e fatato.

Nella parte più bassa dell’abitato, all’altezza della costa inferiore, si trova invece il rinomato stabilimento termale, attivo fin dalla metà dell’Ottocento, quando furono evidenti le proprietà curative delle sorgenti acque sulfuree che provenivano da quattro cavità nella roccia, sebbene le stesse fossero note già dal Quattrocento. Le acque sgorgano già a temperature considerevoli e differenziando le tecniche permettono di curare numerosi malanni. Le stesse cavità nelle rocce sono una caratteristica della costa, ricca di grotte.

Poco distanti sorgono anche le frazioni di Vitigiliano e di Cerfignano e sempre alla sua amministrazione appartiene anche la vicina località turistica di Porto Miggiano.

Se decidete di trascorrere una vacanza in Puglia e scoprire tutte le sue meraviglie, fate un salto nel Salento e visitate Santa Cesarea Terme, troverete accoglienza e una magica atmosfera che ritemprerà il vostro corpo e la vostra mente!

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Un altro panorama di Santa Cesarea Terme. By Lupiae (Own work) [CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons

STORIA DI SANTA CESAREA TERME

Ufficialmente, Santa Cesarea Terme nasce come Comune autonomamente amministrato soltanto nel 1913. In precedenza, la località si era sviluppata autonomamente dalla metà dell’Ottocento in poi, grazie all’apertura delle Terme sul finire dell’Ottocento.

In realtà, questo tratto di mare era sicuramente piuttosto frequentato in epoche più antiche, non a caso nelle vicine grotte Romanelli e Le Striare sono state ritrovati molti importanti reperti circa insediamenti umani fin dal Paleolitico, con graffiti che testimoniavano la loro presenza. Durante il Medioevo la zona sembra fosse egualmente frequentata, ed è anzi proprio attorno al Quattrocento che nasce la tradizione di Santa Cesarea, una giovane vergine forse originaria delle zone di Otranto e fuggita dal padre che voleva farle violenza, per rifugiarsi in una delle grotte dove oggi sgorgano le acque delle Terme e dove secondo gli antichi vi restò per tutta la vita. Secondo la tradizione cristiana, le acque divennero sulfuree perché il padre vi annegò, mentre secondo il mito leggendario queste proprietà dell’acqua derivarono dall’uccisione dei Leuterni, alcuni giganti, per mano di Ercole, e dai cui corpi le sostanze chimiche fecero diventare sulfuree  le acque.

Le proprietà benefiche delle acque erano note agli uomini da tempi antichissimi. Tuttavia in seguito gli incessanti attacchi saraceni, che si protrassero sulle sue coste durante il Cinquecento, fecero desistere la popolazione locale dall’abitare l’area e così la costa di Santa Cesarea Terme rimase di fatto disabitata fino all’Ottocento, quando, a pericolo ormai cessato, le grotte e le stesse acque sulfuree dalle proprietà curative furono riscoperte una seconda volta.

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Villa Sticchi, foto flickr by loloieg, licenza CC BY-ND.

Ben presto allora sorsero nella zona diverse ville nobiliari e borghesi, realizzate dai ricchi del posto che volevano assicurarsi le Terme e poter nuovamente godere della bellezza del mare, come in una sorta di rivalsa verso gli antichi nemici ormai sconfitti. Nel tempo, a cavallo tra Ottocento e Novecento, il borgo crebbe tanto da diventare più grande dei centri vicini e nacque così il bisogno di avere adeguata amministrazione.

Nel 1913, quindi, il Comune prese vita grazie alle unioni amministrative di Cerfignano (appartenente fino a quel momento al Comune di Minervino) e di Vitigliano (appartenente fino a quel momento al Comune di Ortelle). Così Santa Cesarea Terme divenne paese autonomo e contemporaneamente si portò dietro la responsabilità dell’amministrazione delle due frazioni.

Oggi Santa Cesarea Terme è una realtà del panorama turistico e salutistico nazionale, con uno stabilimento termale all’avanguardia e con propri centri benessere che ne hanno fatto un luogo di punta per il recupero dei piccoli traumi e per chi ha bisogno comunque di aria salubre e di ritemprare mente e fisico. L’abitato è elegante e si sviluppa su più livelli rendendo le strade zigzaganti e belle da percorrere, mentre molte delle ville nate nell’Ottocento mantengono tutto il loro splendore. Un paese che nel suo insieme si mostra con una certa vena chic d’antan, orgoglioso della propria bellezza e delle proprie bellezze, dando la sensazione netta del contrasto dei tempi, che si sussegue però docile, non aspro, in una magnifica commistione tra passato e futuro.

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Villa Sticchi, foto flickr by tatto.be, licenza CC BY.